“Rifugio Pralongia’”

Gestito ormai dalla terza generazione della famiglia Pescollderungg-Niederkofler, il Rifugio Alpino Pralongià in Alta Badia vanta una lunga tradizione di ospitalità. La storia ebbe inizio alla fine degli anni ’20 con la famiglia Pescollderungg, proprietaria di uno dei primi hotel in Alta Badia, l’Hotel Dolomiti a La Villa. Tre dei 17 figli, Konrad, Siegfried e Peter, accompagnavano spesso i clienti dell’Hotel durante le gite con gli sci. Già allora i “Prà lunc” (prati lunghi) erano uno dei luoghi preferiti dai fratelli per la bellezza dello scenario circostante. Desiderosi di offrire agli ospiti un servizio più completo, si misero,nel 1932, a costruire un piccolo rifugio sui prati del Pralongià con qualche camera per il pernottamento e una saletta per il ristoro (nei primi anni il cibo si trasportava dall’Hotel Dolomiti).

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Konrad rimase a gestire il rifugio da solo, mettendoci il massimo dell’impegno. Nel 1959 fu costruita la prima seggiovia che arrivava fino al rifugio Pralongià. 

La nuova tappa nella storia del Rifugio fu segnata nel 1975 dalla costruzione e dall’apertura, nell’anno successivo, dell’attuale edificio vicino alla vecchia struttura. Questo nuovo rifugio venne gestito, con tanta passione, dalla figlia di Konrad e Antonia, Erica Pescollerungg, che, a sua volta, ebbe cinque bambini. Oggi, il figlio Dieter Niederkofler e la sua famiglia conducono il Rifugio Alpino Pralongià assieme alla mamma Erica e continuano a perfezionarlo, seguendo l’idea del nonno di proporre agli ospiti sempre il servizio migliore. Ma, nonostante tutti i cambianti, il Rifugio Pralongià in Alta Badia rimane, senza dubbio, un luogo dove vivere e assaporare la montagna più autentica.

PRANZARE IN RIFUGIO

La cucina della famiglia Pescollderungg-Niederkofler, aperta a pranzo ogni giorno durante la stagione invernale ed estiva, punta sulla diversità dei gusti. Le semplici e sostanziose ricette di origine contadina e montanara si alternano, nel Rifugio Alpino Pralongià in Alta Badia, a proposte più leggere e sofisticate e anche a piatti gourmet, creati ogni anno dagli chef stellati per le iniziative “In Vetta con Gusto” e “Sciare con Gusto“. Non scherza nemmeno la carta dei vini, con le migliori etichette dell’Alto Adige, ma in grado di sorprendere anche con ottimi vini provenienti da altre regioni d’Italia e da cantine estere.