Un’erba spontanea e pregiata, che cresce sui Colli Berici

Un’erba spontanea e pregiata, che cresce sui Colli Berici.

Il ranpussolo è un antico prodotto spontaneo che appartiene alla cultura tradizionale.Il suo uso alimentare è molto antico: si hanno tracce della sua compravendita in scritti italiani e francesi del sedicesimo secolo.

Il raperonzolo veneto è un ortaggio pregiato dal sapore particolare. Il ranpussolo, (Campanula rapunculus L.), trova il suo habitat ideale nei terreni dei Colli Berici dove le radici assorbono i sali dal terreno roccioso e ricco di minerali. È un’erba spontanea considerata come uno dei gioielli gastronomici della provincia di Vicenza.

Il ranpussolo è un antico prodotto spontaneo che appartiene alla cultura di Villaga. Il suo uso alimentare è molto antico: si hanno tracce della sua compravendita in scritti italiani e francesi del XVI secolo. È considerato l’erba spontanea più pregiata che si trova nel Veneto, anche se non molto conosciuta. Gode di una maggiore diffusione nel territorio vicentino.

Il Comune di Villaga ha istituito nel 2012 il registro delle denominazioni comunali in cui ha inserito il ranpussolo. Grazie all’iscrizione all’Albo dei prodotti vicentini e dell’annuale rassegna enogastronomica ad esso dedicata, il ranpussolo di Villaga sta conoscendo una notevole diffusione. Si presenta come una un’insalatina compresa di radice che, insieme alle foglie basali più tenere, sono le parti più utilizzate in cucina. La radice, carnosa, tenera e croccante, ha un delicato sapore che ricorda molto la dolcezza della noce e della nocciola.

Il raperonzolo della zona vicentina cresce al limitare di zone boschive o in piccole serre coltivate da agricoltori locali. Pianta erbacea, alta fino a 80 cm, presenta foglie basali in rosetta, che si sviluppano alla fine dell’autunno o in primavera. Dalla primavera inoltrata, con lo sviluppo dello scapo fiorale, si formano le foglie superiori lanceolate o lineari. Il frutto è una capsula obconica, eretta, triloculare, deiscente con molti piccoli semi. Si trova nei campi incolti, nelle vigne, negli oliveti e fiorisce da maggio a settembre.

“A tavola con il ranpussolo de Villaga” è la rassegna enogastronomica dedicata a questo delizioso prodotto. Un evento giunto alla sua settima edizione, che caratterizza la cucina d’inverno vicentina e che propone, insieme all’ortaggio, vini e prodotti tipici dei Colli Berici.

Del raperonzolo si possono utilizzare sia i getti primaverili che le foglie per insalate. Ma quello che più stimano gli intenditori sono le radici, simili a quelle della rapa, ma di dimensioni molto più piccole. Esse si consumano preferibilmente fresche dopo averle pulite e condite con olio e sale. Le radici sono utilizzate come ortaggio per il sapore dolciastro e gradevole per il contenuto di inulina. Non contengono amido. Il suo sapore, insieme al miscuglio con altre erbe, arricchisce le zuppe, minestre, torte salate e risotti. Tra i piatti tipici vicentini anche l’abbinamento con la sopressa calda o il salame.